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Giornata Mondiale della Cannabis: i benefici di questa pianta
Negli ultimi trent'anni, il termine "420" o "4:20" è stato utilizzato per commemorare la Giornata mondiale della Cannabis, un evento che non necessariamente promuove l'uso della marijuana in modo irresponsabile o illegale. Quei numeri vengono da una leggenda metropolitana riguardante degli studenti e la loro abitudine di assumere thc a scopo ricreativo e ne hanno definito la data, ovvero il 20 aprile (04/20 col formato di data degli ideatori).
In diverse occasioni, infatti, si discute della marijuana medica e dei suoi benefici, vediamo insieme quali sono.
I benefici della cannabis
La marijuana può produrre effetti diversi a seconda della composizione chimica e delle modalità di assunzione.
Tuttavia, il principale effetto che si manifesta è l'analgesia e il rilassamento. Ciò avviene perché le sostanze contenute nella marijuana interagiscono con i recettori endocannabinoidi, le proteine responsabili della regolazione di funzioni come il dolore, l'appetito, l'umore e la memoria. Normalmente, il nostro organismo produce naturalmente sostanze simili a quelle presenti nella marijuana, gli endocannabinoidi, per regolare queste funzioni fisiologiche.
I cannabinoidi più importanti presenti nella cannabis sono il THC e il CBD. Il THC è la molecola responsabile degli effetti farmacologici della pianta, mentre il CBD agisce come un moderatore degli effetti del THC. È quindi importante dosare accuratamente queste due sostanze per ottenere un effetto terapeutico desiderato.
La cannabis, se prodotta secondo gli standard, può essere considerata un fitoterapico.
Non si deve però sottovalutare il ruolo degli altri composti presenti all'interno della pianta, come i terpeni e i flavonoidi. Queste molecole sono fondamentali per ottenere l'effetto farmacologico desiderato, in quanto facilitano il legame di THC e CBD ai recettori.
Cannabis terapeutica: quando viene usata?
La ricerca sull'utilizzo della cannabis terapeutica è ancora limitata, ma ci sono alcuni farmaci a base di cannabis sul mercato, utilizzati per il controllo della nausea, del vomito e dell'appetito nei pazienti sottoposti a chemioterapia.
Inoltre, ci sono studi sui possibili vantaggi dell'utilizzo della cannabis per il controllo del dolore cronico, ma l'efficacia della marijuana a scopo terapeutico nella gestione del dolore associato in maniera specifica alla sclerosi multipla e alla sindrome di Tourette non è ancora stata provata.
Il farmaco Sativex, contenente solo THC e CBD, è stato dimostrato efficace nel controllo degli spasmi muscolari causati dalla sclerosi multipla, ma non nel controllo del dolore.
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