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Vitiligine, cosa bisogna sapere?
La vitiligine è una condizione della pelle che si manifesta attraverso la perdita di pigmentazione in alcune aree del corpo, generalmente causato da un’alterazione dei melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina, il pigmento che dà colore alla pelle, ai capelli e agli occhi.
Questa malattia può insorgere a qualsiasi età ma spesso compare già nell’infanzia o nell’adolescenza, e si presenta sotto forma di chiazze bianche che tendono a espandersi nel tempo. Non si tratta di una patologia contagiosa, ma può avere un forte impatto psicologico sulla persona che ne è colpita, soprattutto per la visibilità dei segni.
Cause
Le cause della vitiligine sono ancora oggetto di studio, ma si ritiene che derivi da un insieme di fattori genetici, immunologici e ambientali. In molti casi è presente una familiarità: avere un parente affetto da questa condizione aumenta la probabilità di svilupparla. Si sospetta inoltre che il sistema immunitario, in alcune persone, attacchi erroneamente i melanociti considerandoli una minaccia, come avviene in altre malattie autoimmuni.
Sono sicuramente da prendere in considerazione anche alcuni fattori esterni: tra questi, lesioni della pelle, ustioni solari, o l’esposizione a sostanze chimiche irritanti. Anche lo stress psicofisico e i cambiamenti ormonali sono considerati potenziali elementi scatenanti o aggravanti.
Come riconoscerla
Il segno più evidente della vitiligine è la già citata comparsa di macchie depigmentate, cioè più chiare rispetto al normale tono della pelle: possono svilupparsi ovunque, ma sono più comuni su mani, volto, gomiti, ginocchia, piedi e nella zona genitale.
Oltre alle alterazioni cutanee, si possono osservare anche altri segnali, come lo scolorimento dei capelli o dei peli nelle aree colpite, che diventano bianchi. In alcuni casi, le macchie possono essere accompagnate da prurito o irritazione, in particolare se esposte al sole senza adeguata protezione.
Con il tempo, le macchie tendono ad aumentare sia di numero che di dimensioni, e ciò può incidere notevolmente sulla percezione di sé, portando a disagio emotivo e problemi di autostima, specie nei soggetti più giovani o in coloro che presentano macchie in zone molto visibili.
Rimedi
DI base, chi convive con la vitiligine dovrebbe proteggere sempre la pelle dai raggi UV con creme ad alta protezione, per evitare ustioni e ridurre il rischio di peggioramento delle lesioni.
Poi, nonostante non esista una cura definitiva, esistono trattamenti che possono aiutare a migliorare l’aspetto della pelle e a rallentare la progressione della vitiligine: una delle terapie più comuni prevede l’uso di creme a base di corticosteroidi, che possono stimolare la ripigmentazione. Nei casi più resistenti si possono impiegare prodotti immunomodulanti, che agiscono sul sistema immunitario, o la fototerapia con raggi UVB, efficace nel riattivare la produzione di melanina.
In alcuni casi, si può valutare l’intervento di trapianto di melanociti, utile soprattutto per le aree che non rispondono ad altri trattamenti. È sempre fondamentale, però, che ogni percorso terapeutico sia seguito da uno specialista.
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